Conosciuto come il paese dei Paleologo, principi di Bisanzio, San Mauro Cilento ha ospitato agli inizi del 1400 Rogerio, figlio di Tommaso Paleologo che fu despota della Morea e fratello minore dell’ultimo imperatore bizantino Costantino XI. Il giovane Rogerio fu tenuto ostaggio a San Mauro, dall’età di 11 anni, dal re di Napoli Alfonso V a garanzia di un trattato e per le pretese che egli aveva su alcuni possedimenti nell’Impero Bizantino.
Alla caduta di Costantinopoli nel 1453, alcune famiglie di nobili bizantini raggiunsero Rogerio a San Mauro Cilento e vi si insediarono. In quel periodo, la grecità nella zona era già particolarmente forte grazie anche alla presenza di vari monasteri basiliani.
Ma del toponimo “San Mauro” si ha notizia già dal 1092 anno in cui iniziò a svilupparsi nei pressi dell’omonima chiesa, in una zona già abitata dai longobardi. Nel 1187 era uno dei quattordici casali concessi all’abbazia benedettina di Cava de’ Tirreni e circa un secolo dopo, durante la guerra dei Vespri Siciliani, subì una totale distruzione.
Tra il XV e il XVIII secolo, il Palazzo Paleologo, fu sede del rappresentante del potere regio per i contratti.